MONDO IMMOBILIARE
I rendimenti del mattone doppiano
i BTp a dieci anni
di Evelina Marchesini
I rendimenti immobiliari doppiano, e in alcuni casi quasi triplicano, quelli dei Btp a 10 anni. Acquistare un negozio per metterlo a reddito oggi arriva a fruttare in media un 9,9%, contro il 7% degli uffici, il 6,7% dei box e il 5,9% delle abitazioni, senza confronto dunque con i tassi dei buoni del tesoro.
Uno studio di Idealista.it mette in relazione i prezzi di vendita e di affitto delle diverse tipologie immobiliari per calcolare il loro rendimento lordo e i locali commerciali si confermano il prodotto più redditizio. Ma ecco il dettaglio.
Residenziale. Complice la forte domanda di case in affitto, i rendimenti delle abitazioni in Italia arrivano a toccare, secondo Idealista.it, il 5,9%, ai massimi da quando il portale immobiliare ha iniziato a rilevarli (1° trimestre 2014). Tra i capoluoghi Biella la più redditizia, con un 8,6%, seguita da Vicenza (8,2%) e Novara (7,7%). Tra i grandi mercati Milano (6,2%) offre rendimenti migliori di Roma (5,1%). Le rendite da immobili più basse d'Italia si trovano a Siena (3,7%), Pesaro (4,2%) e Caserta (4,3%).
I locali commerciali. I locali commerciali sono il prodotto immobiliare più redditizio in quasi tutte le città italiane. “Il segmento ha registrato i maggiori incrementi rispetto alle altre location per via delle forti contrazioni dei prezzi che hanno caratterizzato il settore negli ultimi 12 mesi, a fronte di una domanda di locazione vivace soprattutto nei centri storici e nei quartieri più importanti delle principali città”, spiegano da Idealista.it. Venezia (15,8%) si colloca al top della redditività, davanti a Milano (15,3%). Bologna (14,2%), Roma (13%) e Firenze (10,1%) spiccano per i rendimenti a doppia cifra. All'opposto, i ritorni più bassi si registrano a Grosseto (6%), Savona (6,4%) e Forlì (6,5%).
Gli uffici. Gli uffici sono gli unici asset alternativi al residenziale a segnare una frenata rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Una flessione dello 0,4% che porta la media dei rendimenti lordi da locazione in Italia al 7%. Bologna (7,9%) presenta le possibilità di ritorni maggiori per gli investitori, davanti a Piacenza (7,8%) e Modena (7,8%). A Milano i rendimenti si attestano al 7%, a Roma al 6,2%. Le percentuali più basse tra i centri rilevati si registrano a Pesaro (5%), che precede Trento e Ferrara, ferme al 5,4%.
I box auto. I box auto sono quelli che hanno segnato un notevole balzo nell'ultimo anno, fino a toccare il 6,3% di media, complice soprattutto il crollo dei prezzi.
Questi asset possono rendere da un 3,9%, come avviene a Catania e Genova, fino a un 8,6% a Firenze, stando ai dati rilevati da idealista nei centri maggiori. Un box nella capitale frutta l'8%, il 6,4% a Napoli e il 5,6% a Milano.
Nel confronto con i titoli di Stato o altri strumenti va naturalmente tenuto in considerazione che si sta parlando di rendimenti al lordo delle imposte (Imu, cedolare secca) e delle spese di gestione. Ma anche esagerando nel considerare una decurtazione del 50% nel lungo periodo per tenere conto di tali fattori, il rendimento del mattone resta di gran lunga maggiore di quello dei titoli pubblici (i quali naturalmente incorporano un rischio molto più basso). A conti fatti, insomma, una sana diversificazione che includa anche asset immobiliari a reddito non può che aiutare a sostenere il rendimento del portafoglio familiare.
Uno studio di Idealista.it mette in relazione i prezzi di vendita e di affitto delle diverse tipologie immobiliari per calcolare il loro rendimento lordo e i locali commerciali si confermano il prodotto più redditizio. Ma ecco il dettaglio.
Residenziale. Complice la forte domanda di case in affitto, i rendimenti delle abitazioni in Italia arrivano a toccare, secondo Idealista.it, il 5,9%, ai massimi da quando il portale immobiliare ha iniziato a rilevarli (1° trimestre 2014). Tra i capoluoghi Biella la più redditizia, con un 8,6%, seguita da Vicenza (8,2%) e Novara (7,7%). Tra i grandi mercati Milano (6,2%) offre rendimenti migliori di Roma (5,1%). Le rendite da immobili più basse d'Italia si trovano a Siena (3,7%), Pesaro (4,2%) e Caserta (4,3%).
I locali commerciali. I locali commerciali sono il prodotto immobiliare più redditizio in quasi tutte le città italiane. “Il segmento ha registrato i maggiori incrementi rispetto alle altre location per via delle forti contrazioni dei prezzi che hanno caratterizzato il settore negli ultimi 12 mesi, a fronte di una domanda di locazione vivace soprattutto nei centri storici e nei quartieri più importanti delle principali città”, spiegano da Idealista.it. Venezia (15,8%) si colloca al top della redditività, davanti a Milano (15,3%). Bologna (14,2%), Roma (13%) e Firenze (10,1%) spiccano per i rendimenti a doppia cifra. All'opposto, i ritorni più bassi si registrano a Grosseto (6%), Savona (6,4%) e Forlì (6,5%).
Gli uffici. Gli uffici sono gli unici asset alternativi al residenziale a segnare una frenata rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Una flessione dello 0,4% che porta la media dei rendimenti lordi da locazione in Italia al 7%. Bologna (7,9%) presenta le possibilità di ritorni maggiori per gli investitori, davanti a Piacenza (7,8%) e Modena (7,8%). A Milano i rendimenti si attestano al 7%, a Roma al 6,2%. Le percentuali più basse tra i centri rilevati si registrano a Pesaro (5%), che precede Trento e Ferrara, ferme al 5,4%.
I box auto. I box auto sono quelli che hanno segnato un notevole balzo nell'ultimo anno, fino a toccare il 6,3% di media, complice soprattutto il crollo dei prezzi.
Questi asset possono rendere da un 3,9%, come avviene a Catania e Genova, fino a un 8,6% a Firenze, stando ai dati rilevati da idealista nei centri maggiori. Un box nella capitale frutta l'8%, il 6,4% a Napoli e il 5,6% a Milano.
Nel confronto con i titoli di Stato o altri strumenti va naturalmente tenuto in considerazione che si sta parlando di rendimenti al lordo delle imposte (Imu, cedolare secca) e delle spese di gestione. Ma anche esagerando nel considerare una decurtazione del 50% nel lungo periodo per tenere conto di tali fattori, il rendimento del mattone resta di gran lunga maggiore di quello dei titoli pubblici (i quali naturalmente incorporano un rischio molto più basso). A conti fatti, insomma, una sana diversificazione che includa anche asset immobiliari a reddito non può che aiutare a sostenere il rendimento del portafoglio familiare.